Il papiro di Gesù

Sensazionale dichiarazione ad un convegno a Roma. La studiosa di storia della cristianità ad Harvard, Karen King, ha dichiarato di essere venuta in possesso di un papiro del IV secolo nel quali Gesù parlerebbe di sua moglie.

Il frammento scitto in copto, l’egiziano non geroglifico, è di 4cm x 8 (come un biglietto da visita) ed è leggibile solo con la lente d’ingrandimento ma contiene frasi al suo interno che hanno scuscitato scalpore. In una di queste si scrive: “Gesù disse loro: ‘Mia moglie….” riferendosi ad una donna che lui chiama Maria e aggiunge: “Lei sarà in grado di essere mia discepola“.

La stessa studiosa però precisa che non è detto  che il testo si riferisca al fatto che Gesù sia stato storicamente sposato ma conferma il fatto che molti cristiani  credessero che lo fosse già dal quarto secolo. In ogni modo il papiro verrà sottoposto ad altre indagini che ne verificherano innanzitutto l’autenticità.

D’altronde non è la prima volta che, a parte il fantasioso Dan Brown nel “Codice da Vinci”, mi imbatto i tesi del  genere, una su tutte leggendo il libro di un mio professore universitario Ugo Stornaiolo nella sua “Storia laica del Cristianesimo” dove tra le tante cose, sostiene che la figura di Gesù fornitaci dalla Chiesa sia sostanzialmente incompatibile con quella che sarebbe dovuta essere storicamente. Ad esempio scrive che sarebbe stato impossibile per Gesù essere uan guida, un “capo” se non fosse stato sposato. Un libro che consiglio di leggere ma che vi riempirà di dubbi.

Altre volte, sfociando nel romanzo, mi sono imbattuto in tesi che sostenevano addirittura una discendenza di Gesù e che il Santo Graal, quindi, non fosse la coppa dell’ultima cena ma il Sang real ovvero il sangue reale, i figli di Cristo, frutto probabilmente dell’amore con Maria Maddalena.

A voi se approfondire o meno la questione che straripa di letteratura al riguardo.